Le notizie di sabato 24 dicembre, in diretta. Zelensky dopo il viaggio a Washington: «Ucraina e Usa partner strategici». Kiev: «Mosca ha aumentato il numero di militari in prima linea»
• La guerra in Ucraina è arrivata al 304esimo giorno.
• Intelligence britannica: Mosca a corto di munizioni e missili.
• Nel nuovo pacchetto di aiuti statunitensi ci saranno 1,85 miliardi di dollari.
• Putin: distruggeranno i sistemi missilistici di difesa aerea Patriot.
Ore 15:53 – Pussy Riot lanciano un nuovo singolo contro la guerra
«Mamma, non guardare la Tv»: la band russa delle Pussy Riot pubblica una nuova canzone per protestare contro la guerra in Ucraina, la censura russa e anche contro l’occidente che «sponsorizza» il regime acquistando petrolio e gas russo, e nella quale chiedono che il leader russo Vladimir Putin venga processato da un tribunale internazionale. In una dichiarazione rilanciata dal Guardian, la band ha descritto il governo di Putin come un «regime terroristico» e definito lui, i suoi funzionari, i generali e propagandisti «criminali di guerra». «La musica della nostra rabbia, indignazione, disaccordo, un grido disperato e di rimprovero contro i burattini assetati di sangue di Putin, guidati da un vero mostro cannibale, il cui posto è nell’infinità di feroci fiamme infernali sulle ossa delle vittime di questa terribile guerra», attacca il gruppo musicale dissidente.
Il titolo e ritornello del singolo si basa sulle parole di un soldato di leva russo catturato che ha detto a sua madre: «Mamma, qui non ci sono nazisti, non guardare la Tv». «La propaganda russa avvelena quotidianamente i cuori delle persone con l’odio», denuncia la band. «Coloro che si oppongono a Putin vengono imprigionati, avvelenati e uccisi», hanno aggiunto, sottolineando che il denaro che il Cremlino riceve dalla comunità internazionale che conduce affari con la Russia viene trasformato «in sangue ucraino».
Ore 15:32 – Quattro soldati russi condannati per tortura
Quattro soldati russi sono stati condannati a 11 anni di carcere da un tribunale della regione di Kharkiv per torture contro cittadini ucraini che collaboravano con la resistenza. Due condannati fanno parte della 16esima brigata del Direttorato dello stato maggiore, gli altri due sono mercenari della compagnia privata russa Redut. I quattro sono stati ritenuti colpevoli di avere sequestrato a settembre tre cittadini del villaggio di Borova: le vittime sono state tenute prigioniere in un pozzo con le mani legate e interrogati a turno, oltre che minacciati di morte, prima di essere liberati.
Ore 13:11 – Sale il bilancio delle vittime degli attacchi su Kherson
Il bilancio dei prolungati attacchi delle ultime ore sulla regione di Kherson e sulla città è salito da 5 a 8 vittime civili. Lo dichiara l’ufficio del procuratore generale ucraino, citato dal Kyiv Independent. I feriti sarebbero 20, mentre altri media citano Kyrylo Tymoshenko, vice dell’ufficio di presidenza ucraino, che su Telegram riferisce che i feriti sarebbero 58, di cui 18 gravi, e le vittime 7.
Ore 11:42 – Von der Leyen: «18 miliardi per l’Ucraina, porteremo l’Ucraina verso l’Ue»
La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha pubblicato questa mattina un tweet per ricordare lo stanziamento da 18 miliardi deciso dall’Ue e destinato all’Ucrain il prossimo anno: «Aiuteranno con le riparazioni urgenti e apriranno la strada alla ricostruzione. Una ricostruzione che metterà l’Ucraina sulla strada verso l’Ue».
Ore 11:27 – Kherson colpita 74 volte in un giorno, uccisi cinque civili
La città di Kherson e le aree circostanti sono state colpite 74 volte nelle ultime 24 ore dai missili russi. Cinque civili sono rimasti uccisi, altri 35 sono stati feriti. Yaroslav Yanushevych, capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, ha raccontato che «il nemico ha attaccato senza pietà i quartieri residenziali della città di Kherson per tutto il giorno. I proiettili russi hanno colpito strutture critiche, asili, una scuola, un ospedale, negozi, una fabbrica, case private e condomini». Un bambino è stato portato in ospedale con ferite multiple da schegge. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenksy ha definito gli attacchi «atti di terrorismo» finalizzati a «intimidire» il popolo ucraino.
Ore 10:51 – L’intelligence britannica. «Mosca è a corto di munizioni e missili»
Nell’aggiornamento quotidiano sulla situazione della guerra, l’intelligence del regno Unito sottolinea una causa delle difficoltà dell’esercito russo impiegato sui fronti: «La carenza di munizioni rimane molto probabilmente il fattore chiave limitante dell’offensiva russa». La Russia, prosegue la nota, «ha probabilmente limitato i suoi attacchi missilistici a lungo raggio contro le infrastrutture ucraine a circa una volta a settimana a causa della scarsa disponibilità di missili da crociera».
Ore 08:17 – Il presidente bielorusso Lukashenko sarà oggi in Russia
(di Marta Serafini, nostra inviata a Kiev) Oggi è previsto l’arrivo in Russia del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, dopo la visita a Minsk del leader russo Vladimir Putin e dopo le voci che parlano di un’imminente offensiva su Kiev dal lato bielorusso. Su invito di Putin, Lukashenko visiterà oggi il centro di addestramento Gagarin per i cosmonauti di Zvezdny Gorodok, nella regione di Mosca. Il 26 e 27, il leader bielorusso parteciperà a San Pietroburgo ad un summit dei capi di Stato della Comunità degli Stati indipendenti, che riunisce diverse ex repubbliche sovietiche.
La Bielorussia è il più stretto alleato della Russia e ha offerto il suo territorio come base per l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio. In un’intervista al Ny Times, il direttore dell’agenzia di intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov ha dichiarato che «sarebbe sbagliato scartare questa possibilità» e, ha aggiunto, «ma anche sbagliato dire che abbiamo dati che ne confermano l’esistenza». In un’ampia intervista sullo stato della guerra in Ucraina, il capo dell’intelligence militare, ha anche parlato degli sforzi russi per incoraggiare l’Iran a continuare a fornire alle sue forze droni e missili, nonché dell’ossessione apparentemente insensata di Mosca di conquistare la città di Bakhmut, che – secondo Budanov – ha poco valore strategico.
Per settimane, la Russia ha rafforzato le sue basi militari in Bielorussia con coscritti e spostato truppe in treno avanti e indietro, sollevando preoccupazioni che potrebbe pianificare una seconda invasione dell’Ucraina da nord.
Ore 05:26 – Ferito nel Donbass il vicepremier russo Dmitrii Rogozin
(di Marta Serafini, nostra inviata a Kiev) Mentre il presidente Volodymyr Zelensky è tornato a Kiev, a tenere banco sui social ucraini è il ferimento dell’ex vice primo ministro russo ed ex presidente dell’agenzia spaziale Roscosmos Dmitrii Rogozin colpito insieme al funzionario di alto livello Vitalii Khotsenko in un attacco fuori Donetsk la sera del 21 dicembre.
Ore 05:24 – IL PUNTO MILITARE – I russi chiariscono l’obiettivo di Putin
(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Mosca lancia segnali sulla campagna militare mentre continuano le indiscrezioni sui flussi di armi, che chiamano in causa — di nuovo — la Nord Corea.
Gli obiettivi
Il capo di Stato Maggiore russo Valery Gerasimov ha indicato quale sia l’obiettivo dell’Armata: la conquista del Donetsk, la regione orientale teatro di combattimenti feroci, con perdite immense. Per il generale, in questo momento, vi sarebbe una «stabilizzazione» sui fronti. E forse è quello che il comandante del contingente Surovikin ha «inseguito» ordinando un nuovo assetto. Ha ripiegato su linee difensive migliori, ha rimpolpato i ranghi con i riservisti, ha continuato con i bombardamenti sulle città e il fuoco delle artiglierie. Una situazione presentata in modo positivo dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: ci sono stati progressi significativi nella «demilitarizzazione» dell’Ucraina, una delle mete indicate da Putin. Lo stesso leader si è lasciato sfuggire ieri durante un discorso la parola «guerra» auspicandone una fine rapida. È la prima volta che usa questo termine proibito dalla censura e non la definizione ufficiale di «operazione speciale». Forse è stato un errore — suggeriscono gli americani — oppure la semplice constatazione della realtà, con il neo-zar impegnato negli ultimi giorni a insistere sulle prove da affrontare: la caccia a spie e traditori, i problemi della mobilitazione, gli errori compiuti, l’ammodernamento dell’Armata. Tutti temi citati in interventi pubblici.
Ore 05:23 – Kiev: ospedali nei territori occupati pieni di soldati russi feriti
«Le strutture mediche nel territorio temporaneamente occupato dell’Ucraina sono sovraccariche e non sono in grado di far fronte a un gran numero di militari feriti delle forze di occupazione russe». Lo ha affermato la viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar, scrive l’Ukrainska Pravda. «Un numero significativo di loro muore senza attendere le cure mediche di base, anche a causa della mancanza di personale e della mancanza di attrezzature mediche e farmaci necessari», ha aggiunto Malyar, precisando che per impedire la diserzione dei feriti lievi, le stanze in cui sono tenuti sono chiuse con sbarre di metallo. Inoltre, la viceministra ha riferito che a causa delle ingenti perdite del personale di comando, agli incarichi dell’unità tattica vengono assegnati ufficiali richiamati dalle riserve, in particolare quelli in età pensionabile. «La loro mancanza di esperienza nel combattimento e l’incompetenza causa sfiducia nei confronti del personale e i timori che la loro gestione possa portare a perdite ancora maggiori», ha precisato.
Ore 05:22 – Zelensky, voci su un piano di pace di Kiev in 10 punti
La proposta della pace, a un anno dalla guerra. Volodymyr Zelensky lavora a un piano in 10 punti per porre fine al conflitto che ormai da oltre 300 giorni devasta l’Ucraina. Con l’intenzione – secondo il Wall Street Journal, che cita diplomatici Ue e ucraini – di presentarlo intorno al 24 febbraio prossimo, primo anniversario dell’invasione e periodo in cui si teme di più l’arrivo in Ucraina di una nuova offensiva russa su vasta scala. Fino a quella data, l’idea di Kiev è massimizzare le riconquiste territoriali con «più vittorie possibili», per poi presentarsi più forti ad un eventuale tavolo negoziale. Per il giornale americano, il leader ucraino ne ha già parlato con Biden durante la visita a Washington. E del piano di pace di Kiev «ne abbiamo parlato» anche coi partner del G7, ha riferito il segretario di Stato americano Antony Blinken. «Posso solo dirvi che stiamo valutando ciò che ha proposto» Zelensky, ha aggiunto il capo della diplomazia Usa, secondo cui la formula di Kiev è «un buon inizio», ma senza specificare quanto tempo ci vorrà a Stati Uniti e Ucraina per valutare congiuntamente il piano. Per quanto però si possa parlare di pace, per ottenerla bisogna che ci sia la volontà di entrambi i fronti. E dal Cremlino si sono affrettati a dire che a loro non risulta che da parte ucraina ci siano piani di pace, perché Kiev «non tiene conto della realtà attuale».
Ore 05:20 – Usa, Biden autorizza budget militare da 858 miliardi di dollari
Joe Biden ha firmato il National Defense Authorization Act, il maxi budget per la difesa da 858 miliardi di dollari che serviranno, tra l’altro a finanziare gli aiuti a Ucraina e Taiwan. Lo riporta la Cnn. Nella legge è inserito anche un aumento dello stipendio del 4,6% per i militari e gli impiegati civili del dipartimento della difesa Usa, il più alto degli ultimi 20 anni. La misura stabilisce anche la fine dell’obbligo del vaccino anti-Covid per i membri delle forze armate ma non prevede il reinserimento di coloro che erano stati congedati per aver rifiutato l’immunizzazione.
Ore 05:17 – Kiev, la Russia ha aumentato il numero di militari inviati in prima linea
La Russia ha aumentato il numero di truppe, armi e attrezzature militari che vengono trasferite in prima linea in Ucraina tramite ferrovia. Lo ha rivelato lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo aggiornamento serale, riporta il Kyiv Independent. L’esercito ucraino ha anche riferito che le truppe russe continuano a condurre offensive nei settori di Bakhmut, Avdiivka e Lyman nell’oblast orientale di Donetsk. Lo Stato maggiore ha poi precisato che oggi le forze di Mosca hanno lanciato un missile e quattro attacchi aerei, oltre ad altri 16 attacchi con sistemi missilistici a lancio multiplo.
Ore 05:10 – Attacco russo a centrale elettrica, morto un dipendente
La più grande compagnia energetica privata ucraina Dtek ha riferito che un attacco russo a una delle sue centrali elettriche ha provocato la morte di un dipendente e il ferimento di un altro. Lo rende noto il Kyiv Independent, sottolineando che la località dell’attacco non è stata precisata. A causa dell’attacco la struttura è stata disconnessa dalla rete elettrica, ha affermato la società, aggiungendo che i lavori per il ripristino della centrale cominceranno non appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno. Da ottobre la Russia ha ripetutamente preso di mira le infrastrutture energetiche ucraine, lasciando gran parte della popolazione al buio e al freddo.
Ore 05:00 – Lituania e Moldavia temono una nuova ondata di profughi
La Lituania e la Moldavia devono prepararsi a una possibile nuova ondata di profughi in arrivo dall’Ucraina a causa dell’invasione russa e sono decise a coordinare le misure per farvi fronte. Lo hanno annunciato i ministri degli Interni lituano, Agn? Bilotait?, e moldavo, Ana Revenco, durante la visita ufficiale di quest’ultima a Vilnius. «Lituania e Moldavia si stanno misurando con le stesse minacce: la Russia e la guerra da loro provocata in Ucraina e le sue conseguenze», ha detto Bilotait?. «Solo insieme, collaborando strettamente – ha continuato il ministro lituano -, possiamo superare le sfide che la Russia pone non solo all’Ucraina, ma ugualmente ai suoi vicini e al mondo intero. I nostri Paesi, nonostante le loro limitate risorse, hanno dimostrato di poter contribuire seriamente al sostegno dell’Ucraina fornendo aiuti e ospitando i profughi». Bilotait? ha aggiunto che il suo Paese non solo intende continuare a rafforzare la cooperazione bilaterale con la Moldavia, ma ne sosterrà fortemente il percorso di integrazione europea.
Ore 00:02 – Putin, la Russia in grado di distruggere i Patriot
Il leader del Cremlino, Vladimir Putin, si è detto fiducioso che le Forze armate russe «distruggeranno» i sistemi missilistici di difesa aerea Patriot, una volta che dagli Usa saranno dispiegato in Ucraina. «Certo che li distruggeremo, senza dubbio, al cento per cento», ha detto Putin in un’intervista alla tv Rossiya-1, che ne ha pubblicato su Telegram un’anticipazione. Gli Stati Uniti hanno annunciato questa settimana la loro decisione di fornire a Kiev i sistemi di difea aerea Patriot per contrastare gli attacchi di Mosca alle infrastrutture ucraine.
24 dicembre 2022 (modifica il 24 dicembre 2022 | 16:02)
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